I PROBLEMI CHE AFFLISSERO FARAONE E LA SUA GENTE

Faraone e la sua gente erano così devoti al loro sistema politeista e alle loro credenze pagane che nemmeno il messaggio del profeta Mosè, trasmesso attraverso saggezza e incredibili miracoli, potè allontanarli dalle loro superstizioni infondate.

E questa realtà fu chiaramente ammessa anche da loro stessi. A causa del loro atteggiamento altezzoso, Dio li colpì con delle afflizioni per punirli anche in questo mondo terreno. Questo ci viene detto nel Corano:

         Mandammo contro di loro l'inondazione e le cavallette, le pulci, le rane e il sangue,     segni ben chiari. Ma furono orgogliosi e rimasero un popolo di perversi. (sura al-A’raf: 133)

Questo racconto coranico relativo a quel periodo della storia umana è stata confermato dalla scoperta nei primi anni del 19° secolo, del papiro di Ipuwer risalente al Medio Regno.

I dettagli del papiro riguardanti le catastrofi che colpirono il popolo egizio sono esattamente come quelli descritti nel Corano:

La peste è in tutto il paese. Il sangue è ovunque ... Il fiume è sangue ... Davvero, è andato in rovina ciò che ieri si vedeva. La terra è rimasta abbandonata con la sua stanchezza come un pezzo di lino ... Il Basso Egitto piange ... L'intero palazzo non ha più le sue entrate. Ad esso appartengono (di diritto) frumento e orzo, oche e pesci ... Davvero! I cereali si sono rovinati ovunque ... Le città sono distrutte. L’Alto Egitto è diventato arido ... La residenza è rovesciata in un minuto. (Da "Le Piaghe d'Egitto," Avvertimenti di Ipuwer)

 



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